A proposito di Grafîa Ofiçiâ...
Ho un problema con le parole composte, come “Boccadâze”
che io scriverei così perché mi pare di pronunciare la “c” doppia. Ma la
regola vorrebbe che le consonanti prima dell’accento tonico si scrivessero
semplici ossia “Bocadâze”. Qual è la scelta giusta?
Enzo Baggino – Genova
Il nostro lettore ha posto un problema vero: in effetti nelle
parole composte c’è l’ambiguità che lui segnala. Per capire come stanno le
cose, ricordo che nella pronuncia delle parole lunghe, e le parole composte
in generale sono lunghe, tutti noi tendiamo ad accentare anche le sillabe
non toniche posando un po’ la voce su di esse e non solo sulla sillaba tonica.
Se diciamo la parola “velocissimamente” l’accento tonico è sulla penultima
sillaba “men”, ma c’è anche un accento secondario sulla terza sillaba “cis”
(provare per credere). In particolare le parole composte tendono a portarsi
dietro gli accenti delle parole componenti quasi fossero separate: bócca
d’âze, pìcca prîa, e simili. A questo punto la situazione dipende dal parlante:
se egli percepisce le parole componenti, tende ad evidenziare l’accento
di tutte le parole, in caso contrario no. Ciò premesso, cosa dice la grafîa
ofiçiâ? Il consiglio è quello di attenersi alla regola e marcare le consonanti
pretoniche sempre semplici, ovvero scrivere: Bocadâze, Picapîa, lapasùppe,
ecc. Chi proprio volesse segnalare la pronuncia doppia della consonante
può farlo, ma la grafîa ofiçiâ richiede di marcare anche l’accento secondario:
Bóccadâze, Pìccaprîa, làppasùppe, ecc.
Pigiòu dò-u Gazzettino
Sampierdarenese N. 6 do 30 de zùgno do 2011 |