A proposito di Grafîa Ofiçiâ...
Sto imparando la grafîa ofiçiâ e sono in dubbio su quale
sia il modo corretto per scrivere le parole genovesi corrispondenti
all’italiano automobile, causa, autore, ecc. Insomma vi chiedo come vanno
scritte tutte quelle parole che in italiano presentano il dittongo
“au”.
Giacomin do Rompicollo – San Pier d’Arena
Il problema posto dal lettore è tutt’altro che banale, ma
cominciamo dall’inizio. In grafîa ofiçiâ ogni parola si scrive come si
pronuncia attraverso le regole stabilite dall’Académia Ligùstica do Brénno.
Quindi si scriverà outomòbile, òutô, còuza, ecc. se quella è la pronuncia
di chi scrive. I miei dicevano ötomàtico per il bottone automatico: e io
da piccolo mi chiedevo da dove venisse quella parola... Il problema vero
sorge per chi deve compilare un elenco alfabetico (come per i vocabolari).
Ad esempio autunno, anche a causa dell’influenza dell’italiano, può essere
pronunciata e scritta aotùnno, outùnno oppure ötùnno. Nei tre casi
l’ordinamento alfabetico è diverso. Ma chi cerca autunno, con quale
grafia lo va a cercare? La mia proposta, che è in discussione all’Académia,
è quella di usare la grafia corrispondente alla esatta pronuncia nei testi,
ma di usare “ao” (il più simile all’italiano au) negli elenchi alfabetici
avvertendo che ao, a seconda del parlante, si può leggere “ao”, “ou” oppure
“ö”. Complicato? Sarà, ma non è colpa di nessuno se i genovesi parlano
così!
Pigiòu dò-u Gazzettino
Sampierdarenese N. 9 do 28 de òtôbre do 2010 |