A proposito di Grafîa Ofiçiâ...
La grafia ofiçiâ consente di riprodurre graficamente
ogni suono che si percepisce nel parlato, specialmente nel parlare veloce.
Questo fenomeno accade anche in italiano, ma non per questo sentiamo la
necessità di cambiare la scrittura ordinaria. Perché introdurre anche
questa complicazione?
G.C. Schiappacasse – San Quirico
La grafîa ofiçiâ è stata studiata per poter scrivere
il genovese esattamente come lo si pronuncia: questo scopo è di fondamentale
importanza per la conservazione e il rilancio della parlata specie ora
che il genovese non viene più parlato abitualmente da tutti. Lei giustamente
osserva che anche quando si parla in italiano la sequenza delle parole
subisce dei cambiamenti che i linguisti chiamano prosodia o, con termine più
tecnico, “fonologia sintattica”. Io aggiungo che la bellezza della parlata
di Marzari sta proprio nel fatto che lui non omette mai di modificare le
parole per adattarle alla “prosodia” del genovese: dice tò-u li
invece di te-o li, oppure fîso-u prìmmo, invece di fîse
o prìmmo, ecc. E Marzari piace proprio perché parla così, a ûzo
zenéize. Ecco: la grafîa ofiçiâ consente opportunamente di
marcare la prosodia, ma consiglia di farlo solo quando serve, ad es. per
scopi didattici, proprio per evitare di scrivere in modo troppo complesso.
Pigiòu dò-u Gazzettino
Sampierdarenese N. 8 do 28 de seténbre do 2010 |