A proposito di Grafîa Ofiçiâ...
In genovese e in italiano, le coppie di consonanti gn e sc
denotano, in realtà, ognuna un unico suono consonantico che, come tutte le
consonanti, può essere doppio. Il gruppo gn è doppio nella parola genovese
legno, ma è semplice in vegno; mentre sc è doppio in pescio e semplice in
riescio. Perché allora non scrivere leggno, pesscio, ecc.?
R. Gandolfo – Savona
La sua osservazione sui suoni consonantici, caro sig. Gandolfo,
è assolutamente corretta. Circa la grafia che lei suggerisce le segnalo che
qualche poeta la adotta. Tuttavia va osservato che sono pochissime le parole
genovesi dove di due suoni consonantici sono detti semplici: “gn” è semplice
nei verbi têgno, vêgno e composti, mentre “sc” è semplice nell’unico caso
del verbo riêscio. Ne segue che praticamente tutte le parole andrebbero
scritte o con la doppia g o con la doppia s: forse è un po’ troppo. La grafîa
ofiçiâ risolve il dubbio accentando la vocale tonica precedente: se è lunga
i gruppi sono semplici, se è breve sono doppi o, meglio, rafforzati.
Pigiòu dò-u Gazzettino
Sampierdarenese N. 3 do 31 de màrso do 2010 |