A proposito di Grafîa Ofiçiâ...
L’allungamento di una vocale potrebbe essere
semplicemente scritto, evitando strani accenti, scrivendola due
volte: caamaa (calamaio), neegia (ostia, cialda), ecc. Cosa
impedisce una simile scelta?
Baciccia - Zena
Premetto che una vocale lunga è cosa diversa da due
vocali corte, che vengono pronunciate con un suono unico ma distinte.
Per leggere correttamente caamaa occorre convenire che le due a non
vanno dette distinte, cioè che la pronuncia non è ca-ama-a. In più
vi sono parole dove le vocali si devono pronunciare distinte: amâa
(amara) si pronuncia facendo sentire prima la a lunga e poi la a
corta se no si legge amâ (amare). Infine, poiché in genovese la
lunghezza delle vocali distingue le parole, dovremmo scrivere
doppie tutte le vocali lunghe: caaxo, laago, preexo, leeze ecc.
Visto che il raddoppiamento delle vocali richiede comunque una
regola di lettura, spero proprio che nessuno voglia formalizzare
un simile sistema che, in ogni modo, lascerebbe aperto il problema
delle vocali distinte.
Pigiòu dò-u Gazzettino
Sampierdarenese N. 5 do 31 de màzzo do 2009 |