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Vocabolâi do dialétto zenéize

[ Vocabolâi do zenéize ]

St'interesànte scrîto o spiêga comme són nasciûi i prìmmi vocabolâi do zenéize.

 

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Vocabolari del dialetto genovese

Verso il 1840 in Genova e nella altre liguri città minori erano molto in auge gli studi sul dialetto genovese. Intorno al poeta in vernacolo Martin Piaggio ancora in vita (morì nel 1843) s'era venuta formando una camerata di valentuomini, i quali facevano della poesia genovese e pubblicavano le loro produzioni in libercoli a sé o nei «LUNARII DEL SIGNOR REGINA», che ad ogni fine d'anno venivano dati regolarmente alle stampe. Frattanto un gruppo di scrittori di cartello, fra i quali dobbiamo porre lo Spotorno, il Celesia, il Randaccio, il Persoglio, ecc., studiavano scientificamente i diversi problemi che riguardavano il patrio dialetto e pubblicavano dotte monografie di grande interesse e di importanza somma. Mancavano in tanta ricchezza di produzione una grammatica ed un vocabolario dialettale.

Nel 1841 si incontrarono in Genova due appassionati, l'Abate Giuseppe Olivieri ed il signor Giovanni Casaccia, i quali deliberarono di unire i loro sforzi per creare il primo vocabolario genovese-italiano.

L'Abate, poi Canonico, Don Giuseppe Olivieri era insegnante di italiano nelle scuole di Genova e nello stesso tempo bibliotecario della Civica Biblioteca Berio. Era un amatore del patrio dialetto, e, come egli stesso confessa nella Prefazione alla 1° Edizione del suo Vocabolario Genovese: «... per vaghezza di cosiffatti studii, e per cooperare per quanto potessi al bene della gioventù, andai tratto tratto facendo note e cataloghi delle voci più necessarie a sapersi, ordinando così un Dizionario domestico, e me ne valsi ad istruzione dei giovani, che vado ogni anno iniziando nello studio della lingua italiana. Di qui nacque il desiderio in molti che pubblicassi il mio lavoro, potendo riuscire anche più utile alla stessa mia scuola. Ed ecco chiarita in tal modo l'intenzione con che l'intrapresi e il fine cui deve servire ...».

Probabilmente di questo Vocabolarietto Domestico, già in parte preparato dall'Olivieri, ne venne a conoscenza il Casaccia, il quale desiderava compilare un ampio Vocabolario Dialettale. Si decise così di fare un lavoro in comune. Ma che è che non è, un bel giorno del 1841 il Casaccia scrisse all'Olivieri una cortese lettera, con cui troncava ogni precedente intesa e scioglieva qualsiasi legame di collaborazione.

L'Abate Giuseppe Olivieri, così libero delle proprie azioni, anche per consiglio di suoi amici, da solo condusse il lavoro; e nel 1841 pubblicò infatti coi tipi della Tip. Ponthenier e F. un « DIZIONARIO DOMESTICO GENOVESE-ITALIANO »: volumetto di 256 pagine, in 16° piccolo: primo dizionario genovese-italiano che esista al mondo.

Tale fu la splendida accoglienza ricevuta, che l'Autore si mise tosto all'opera per una seconda edizione riveduta, corretta ed ampliata, la quale egli infatti diede alle stampe il 1851 presso la tipografia Giovanni Ferrando in Piazza S. Matteo, dal titolo: « DIZIONARIO GENOVESE-ITALIANO, compilato dal Canonico Giuseppe Olivieri, Bibliotecario della città di Genova ». Questo volume riuscì più grande del precedente: è in 16°, conta 554 pagg.; presenta una seconda prefazione ed e preceduto da alcuni saggi storici sul dialetto genovese. È un vero e proprio dizionario, infatti l'Autore inizia la seconda prefazione colle seguenti parole: « Precipuo scopo di questo mio dizionario si fu quello di agevolare ai miei concittadini il modo di trasportare i loro concetti dal dialetto alle lingua comune d'Italia... »

Intanto, mentre l'Abate Giuseppe Olivieri, coi Tipi di Ponthenier, entro l'anno 1841 com'era di comune accordo, pubblicava il suo « DIZIONARIO DOMESTICO GENOVESE-ITALIANO » Giovanni Casaccia, rimasto solo faceva i primi studii preparatorii e buttava giù le prime pagine del progettato vocabolario genovese-italiano.

Giovanni Casaccia, nato a Genova nel 1813, era un poeta dialettale del gruppo formatosi intorno a Martin Piaggio. Aveva scritto varie poesie genovesi su argomenti varii, le quali sorridendo sferzavano leggermente. Esse erano state pubblicate sui diversi « LUNARII DEL SIGNOR REGINA » e in seguito nel 1852, coi tipi della Tipografia Frugoni, erano venute alla luce riunite in un libretto di 92 pagine, intitolato « A Sanfornia Zeneize », che ebbe lodi e raccolse le simpatie della cittadinanza genovese.

Nell'agosto del 1841 comparvero al pubblico le prime pagine del « Vocabolario genovese-italiano di Giovanni Casaccia », come l'annunziava la « Gazzetta di Genova », che nel suo Nr. 68 di Venerdì 26 agosto 1841, come appare dal trafiletto da noi pubblicato, ne faceva una presentazione citando quali erano le condizioni per chi voleva associarsi alla sudata opera:

VOCABOLARIO GENOVESE-ITALIANO, COMPILATO DA GIO. CASACCIA.

È uscito il primo fascicolo di quest'opera. L'Autore arrendendosi al consiglio degli amici, ha totalmente cangiato l'edizione promessa nel suo manifesto, e il prezzo della medesima, affinché ciascuno se ne possa provvedere. Egli promette di continuarla sino alla fine colla stessa diligenza che al principio; ed accoglierà di buon animo tutte quelle osservazioni che gli venissero cortesemente rimesse, sapendone buon grado al gentile osservatore e prontamente aggiungendo, togliendo e variando tutto quanto di cui fosse fatto avvertito.

Condizioni dell'Associazione

L'opera sarà divisa in dispense quindici circa.
Ogni dispensa sarà composta di Pagg. 32 e in 8.o grande
Ogni 25 giorni se ne pubblicherà una.
Il prezzo di ogni dispensa sarà di cent. 50, che si sborserà alla consegna.
Chi garantirà la firma di 10 associati avrà l'undicesima copia gratis.
Le associazioni si ricevono in Genova a questa stamperia e da tutti i principali librai della città.

Ma le cose andarono ben diversamente da come la pensava il Casaccia e da come era stato calcolato. La compilazione del dizionario fu molto indaginosa ed andò molto per le lunghe. Il quindicesimo ed ultimo fascicolo uscì di tipografia, e fu distribuito agli associati il febbraio 1844. Era preceduto da una prefazione, che comparve nel Nr. 14-17 Febbraio 1844 della « Gazzetta di Genova », in cui il Casaccia faceva le sue scuse, denunziava le cause inderogabili del ritardo, citava le difficoltà incontrate nel compilare un completo vocabolario genovese-italiano e finiva colle seguenti parole:

«... Mancava un Dizionario genovese-italiano; nessuno ardì mai di sopperire a questo difetto se non io primo; per quanto ho potuto diedi opera di compilarlo con tutta la diligenza possibile; ché se non ho adeguato lo scopo, ho almeno gettata una pietra all'erezione di un vasto edifizio, e pertanto voglio sperare che dalla gentilezza dei miei Concittadini mi verrà usata discrezione, imperocché se mancarono le forze, non mancò certo il buon volere ...»

Questi fascicoli staccati furono riuniti in volume dal Casaccia nel 1851 dopo la pubblicazione della II Edizione del « VOCABOLARIO GENOVESE-ITALIANO » di Giuseppe Olivieri, come risulta dalla seguente dedica, in data 4 novembre 1851, fatta da Gio. Casaccia « Al prete Luigi Pedevilla »:

« A voi che tanto illustrate la Patria per le belle e filosofiche poesie che ogni anno regalate al Pubblico del nostro « Lunario del Sig. Tocca », io intitolo questo libro. Accoglietene l'offerta come omaggio di un vostro ammiratore, ed abbiatemi sempre per vero amico ».

Nacque così la prima edizione del lavoro del Casaccia, intitolato « VOCABOLARIO GENOVESE-ITALIANO, COMPILATO PER LA PRIMA VOLTA DA GIOVANNI CASACCIA » edito a Genova dalla Tipografia dei Fratelli Pagano, Piazza S. Giorgio Nr. 1285, in cui non esiste data; preceduto dalla dedica da noi citata al « prete Luigi Pedevilla », da una prefazione (già pubblicata nella « Gazzetta di Genova » del febbraio 1844) e da alcune regole grammaticali intorno al dialetto genovese. Trattasi di un volume in 8.o piccolo, costituito da pagine 688.

In breve tempo le tremila copie di questa prima edizione andarono esaurite e Giovanni Casaccia si trovò obbligato a compilare, per le richieste numerose, una seconda edizione. Si mise tosto al lavoro, che fu lungo, massacrante e difficile. Riuscì però nel 1876 a pubblicare, presso la Tipografia di Gaetano Schenone, via della Maddalena 26, una seconda edizione accresciuta del doppio e quasi tutta rifatta del suo « DIZIONARIO GENOVESE-ITALIANO », che dedicò al Comm. Andrea Podestà. Questo volume è di ampio formato, 1/8 grande e consta di 863 pagine. Alcune copie, del resto identiche alle altre, hanno il frontispizio stampato, con caratteri diversi, dalla Tipografia e Libreria del R. Istituto Sordo-Muti, di cui presentano la caratteristica sigla nel centro.

Il Dizionario del Casaccia, II Edizione, ebbe un 'ottima accoglienza, e da allora rimase il dizionario genovese-italiano classico, consultato e citato da tutti gli scrittori e dilettanti di idioma patrio.

Oltre questo Dizionario e quello di cui parlammo dell'Olivieri, fu pubblicato nel 1837 (l'anno è il 1857, ndr) dalla Tip. Schenone il « Vocabolario domestico genovese-italiano con un'appendice zoologica », compilato ed illustrato con tavole da P. Angelo Paganini. Nel 1910 da A. Donath fu edito il « Dizionario Moderno genovese-italiano ed italiano-genovese, arricchito di una raccolta di mille Proverbi Liguri e seguito da un rimario dialettale compilato dal P. Ang. Federico Gazzo » del Prof. Gaetano Frisoni; ma il Dizionario del Casaccia rimane tuttora imbattibile. Attendiamo sempre il Dizionario Genovese promesso varii anni addietro dall'Associazione Genovese « A COMPAGNA ».

Stefano Rebaudi

Pigiòu da "Genova - Rivista del Comune", 1930

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