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Come tutti i repertori di parole, il TIG riporta i verbi all'infinito e le altre parole al singolare maschile, ovviamente con parecchie eccezioni specie nel caso in cui il femminile differisca radicalmente dal maschile (esempio: padre e madre), o sia consolidata la forma al plurale (esempio: soldi, fiori: il seme delle carte). La ricerca deve quindi orientarsi prevalentemente su queste tipologie.
Una volta trovata la parola, ecco alcuni link che danno le regole per declinarla o coniugarla. Si faccia attenzione alla grafia perché l'unico link in grafîa ofiçiâ è il primo.
La casella di ricerca è interessante perché si possono intercettare non solo la parola cercata, ma anche le parole vicine e scoprire cambi di genere, alterazioni, ecc. Per fare questo ci sono due strade.
Come precisato nella pagina principale del TIG, la casella di ricerca delle parole genovesi cerca una qualunque occorrenza della stringa di caratteri immessa nel campo delle parole genovesi. Queste parole sono scritte in grafîa ofiçiâ e quindi per intercettarle esattamente occorre scriverle correttamente in grafîa ofiçiâ. Per evitare grafie errate, che impedirebbero di intercettare la parola cercata, si consiglia di usare abbondantemente le due wildcards, in particolare questa: %. Ad esempio, per vedere se è presente la parola angæzo si può ragionevolmente cercare la stringa "ang" (ovviamente senza vigolette) sulla quale non dovrebbero sussistere dubbi di grafia: clicca qui per vedere cosa si trova. I risultati sono vari, ma gli angæzo sono stati trovati tutti.